I TESORI DEL CECINA 

cornata neve Si pensa che il fiume Cecina abbia preso il proprio nome dall'antica famiglia etrusca dei "Ceicna" di Volterra (in latino Caecina), menzionata già nel I° secolo a.C., che costruì i primi nuclei abitativi nella vallata.

Questo straordinario corso d'acqua che nasce a circa 1000 mt di quota dalle Cornate di Gerfalco, ha carattere torrentizio con portate d'acqua di estrema variabilità stagionale. Nel suo percorso di 78 Km tocca ben 4 province toscane: nasce in quella di Grosseto, sfiora quella di Siena, scorre in quella di Pisa e sfocia in mare in quella di Livorno.

torraccia mfanciulle 015La sua morfologia è molto diversificata e presenta caratteristici tratti incassati tra aspre rocce ofiolitiche, per poi aprirsi in grandi alvei circondati da dolci colline, con una vegetazione ripariale ricca di pioppi, olmi, frassini, aceri, carpini, ontani e salici.
L'elevata qualità delle acque e l'unicità del paesaggio contribuiscono a descrivere un ambiente di rara bellezza per l'intero corso del fiume, ma soprattutto tra il Masso delle Fanciulle, il Masso degli Specchi e alla confluenza col torrente Pavone.

torraccia mfanciulle 017torraccia mfanciulle 019In prossimità del Masso degli Specchi è ancora visibile una "briglia" di epoca medievale, costruita in muratura e supportata da travi di legno, che serviva un tempo a convogliare le acque tramite un 'gorile' fino al Mulino di Berignone. Tutto ciò apporta valore al pregio ambientale della zona, dove l'importanza storico-architettonica si incontra e si mescola con la superba natura.

torraccia mfanciulle 023torraccia mfanciulle 011Poco distante, nella stretta vallata che racchiude acque fresche e cristalline, si trovano due speroni rocciosi chiamati "Masso degli Specchi" che formano un' incantevole conca turchese, meta e ritrovo in ogni stagione di tante persone che apprezzano le bellezze del nostro Cecina. Vicino, il "Masso delle Fanciulle", un' altra spettacolare roccia serpentina levigata, circondata da piccole e poetiche spiaggette sassose. A questo è legata una triste leggenda medievale che da allora gli ha conferito il nome. Si racconta infatti della disavventura di 2 giovani ragazze, che per sfuggire alle angherie di un "signorotto" del posto che le stava inseguendo, sembra avessero preferito gettarsi insieme giù dal masso, annegando nel fiume.

 

 

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Infine, la storia ci riferisce che verso la metà del 1700 lungo il fiume nei pressi del Mulino di Berignone, sembra venissero  trovati dei luccicanti e preziosi minerali.  In realtà si trattava  di frammenti di Marcasite e Argento, ma la gente cominciò a riversarsi nei dintorni per la ricerca, chiamando quel posto "la cava dell'oro"......un altro piccolo tesoro che ci ha regalato "la nostra Cecina".
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