cdg-f-cuscuta   Nome scientifico: CUSCUTA EPITHYMUM
  Nome comune: CUSCUTA DEL TIMO
  Famiglia: Convolvulaceae
  Fioritura: Maggio-Settembre
  Habitat: luoghi erbosi o bordi di sentieri con preferenza di campi di leguminose. Da 0 a 1500m.


Descrizione

cdg-f-cuscuta dis

La Cuscuta del timo è una pianta erbacea annua priva di clorofilla, che vive come parassita a spese di varie specie, tra cui Ericaceae, Lamiaceae e Leguminose, succhiandone il nutrimento attraverso appositi organi austori.

Ha fusti sottili filiformi senza foglie, gialli o rossastri, molto elastici e filamentosi che si avvolgono con facilità alle piante ospiti. Appena germoglia ha una piccola radice che ben presto tende a scomparire, mentre il fusto si allunga fino a toccare la pianta vicina, dove si attorciglia con 2-3 spire, mentre sulla parte a contatto si vanno formando gli ‘austori’ che forniscono nutrimento per la crescita del groviglio di cuscuta.

Le foglie sono assenti, ridotte a minuscole squame quasi invisibili.

I fiori, portati su un breve peduncolo, sono raccolti in densi grappoli laterali che si formano lungo i fusti. Hanno forma campanulata con calice piuttosto carnoso. La corolla ha cinque lobi triangolari, rivolti verso l’esterno, di colore bianco rosato; larga circa 3-4mm.

Durante la fioritura, la Cuscuta, può nascondere completamente il cespuglio ospite, sotto la massa dei fusti filiformi che formano un groviglio rosato alto da 10 a 40 cm, tanto che può essere scambiato per timo selvatico.

Il frutto è una capsula globosa ricoperta di petali appressati, depressa all’apice, contenente numerosi semini marronastri di appena 1 mm, con superficie liscia.

La Cuscuta è una pianta che da sempre è conosciuta nella medicina popolare per le sue proprietà medicamentose. Apprezzata per stimolare la funzionalità del fegato e della secrezione biliare. Per uso esterno veniva usata come antinfiammatorio della pelle e lenitiva sulle ustioni.

La Cuscuta in antichità, per il suo aspetto, veniva accostata alle streghe e alla magia nera, tanto che in alcune zone d’Italia era soprannominata ‘capelli di strega’. Il suo nome generico deriva dalla parola araba ‘Kushuth’ col significato di ‘accumulare-ammucchiare’ per descrivere il suo aspetto arruffato. L’attributo specifico invece, derivante dal greco, significa ‘sul timo’, alludendo a una delle possibili piante ospitanti o alla sua rassomiglianza con questa pianta.

Fotografata sul Poggio della Marruca

  cdg-f-cuscuta 002
  cdg-f-cuscuta 003
  cdg-f-cuscuta 004

Cuscuta epithymum -- Cuscuta del timo