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La piccola chiesetta, che domina su tutto l’abitato di Montieri, venne eretta nel XIII° secolo, con una semplice struttura ad una sola navata in stile tardo-romanico, arricchita successivamente, nel 1600 di 3 monofore esterne. Sul lato sx a ridosso della struttura vi è un ambiente in cui, intorno al 1250 visse murato in penitenza Giacomo Papocchi, eletto in seguito beato e protettore del paese.

 

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Nacque nel 1213 a Montieri e lavorò fin da ragazzo nelle miniere sparse in tutta la collina. Giovane esuberante e insoddisfatto, Giacomo non riesce a condividere il clima e il malcontento patito per le continue lotte fra Siena, Volterra e Firenze. Così manifestando apertamente il suo disagio politico-economico è pronto a contestare il sistema e a battersi per una giusta causa. Questi gli slanci, che motiveranno un ardito gesto di protesta, che lo portò a rubare dell’argento già raffinato nelle locali fonderie. Ma per così tanta esuberanza fu condannato e punito con la massima severità della pena e come prevedeva la giustizia, allora amministrata dai Senesi, gli vennero amputati la mano destra e il piede sinistro.

Mutilato nel fisico e nello spirito, si ritirò in preghiera e in penitenza in estrema clausura, murato in un antro a fianco della piccola chiesa, tra visioni e miracoli che costellarono la sua breve vita. Morì a 46 anni, il 28 dicembre 1289, amatissimo e venerato da tutta la popolazione di Montieri. Le sue spoglie, rimaste a lungo miracolosamente incorruttibili, sono conservate in una artistica urna, nella chiesa parrocchiale del paese. Nella piccola chiesetta di San Giacomo apostolo, in cima alla collina, è posta invece una tela raffigurante il beato nell’atto di comunicare con Cristo, dalla sua cella di clausura.

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Montieri Chiesetta di San Giacomo