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Descrizione del Cecina

 dello storico, geografo, naturalista Emanuele Repetti (1776-1852)

 

repettiemanuele repettiUno dei fiumi più importanti della Toscana non già per la lunghezza del suo corso, né per la copia delle sue acque che conduce direttamente al mare, ma per la natura del suolo dove scaturisce e sviluppasi, per la quantità dei  sali, dei solfi, delle salse, dei metalli, delle acque minerali che nel suo bacino si nascondono, e per indole delle sue rocce sulle quali cammina.

Prende origine da un piccolo emissario di un laghetto sul fianco orientale della Cornata di Gerfalco in un avvallamento cui fa sponda il lato settentrionale del Poggio di Montieri. Da cotesto punto, che è a circa 1000 braccia sopra il livello del Mediterraneo, scende in direzione boreale per un valloncello chiuso a levante dai poggi di Travale, di Chiusdino, di Belforte e di Radicondoli: a ponente da quelli di Elci, Anqua e di Monte Castelli. Giunto alla base orientale di quest’ultimo gli gira intorno per dirigere il corso verso maestrale sino a piè del poggio di Pomarance.

In questo tragitto, arricchito delle acque dei torrenti di Lucignano, di Radicondoli e di Vetrialla raccolti da fianco destro, e da quelli del Rimagno d’Elci, del Pavone e del Possera che influiscono dal sinistro lato, fatto già fiume corre verso ponente-maestrale sopra le marne gessose e salifere delle moje volterrane, fra il colle di Montegemoli, e le pendici australi del monte di Volterra. Giunto davanti al poggio di Monte Catini di Cecina, volta faccia da ponente-maestrale a libeccio per accogliere in questa direzione, dalla ripa sinistra i grossi influenti Trossa e Sterza di Cecina, dalla destra i minori borri di Gello, di Lupicaja e di Strido, sino a che, passata la gola fra Monte Scudajo e Casaglia, si spaglia nel littorale del Fitto, finché dopo circa 40 miglia di cammino sotto il grado 28° 8’ 8’’ di longitudine e 43° 18’ di latitudine diviso in due foci, si scarica nel mare fra il seno di Vada e la marina di Bibbona, 24 miglia a settentrione di Populonia, e 22 a scirocco di Livorno.

Attraversano questo fiume due grandi strade Regie, l’Aurelia o Maremmana che passa lungo il littorale, e quella che da Volterra guida a Massa Marittima; ma nessun ponte lo cavalcava prima del 1815. Nel quale anno fu costruito il bel ponte di Legno sull’Aurelia, quindi nel 1832 il ponte di pietra tra Querceto e Gello, e un terzo ponte sospeso stà costruendosi sulla strada Regia Massetana, fra le saline di San Lorenzo e il poggio delle Pomarance.