cdg-a-farnia   Nome scientifico: QUERCUS ROBUR
  Nome comune: FARNIA
  Famiglia: Fagaceae
  Fioritura: Aprile-Maggio
  Frutti: Settembre-Ottobre
  Habitat: Si trova nei boschi con terreni profondi, argillosi, acidi fino a 1000 m. E’ più frequente nell’Italia Centrosettentrionale e più rara al Sud.


Descrizione

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La Farnia è una Quercia a fogliame deciduo, che ha crescita piuttosto lenta, ma è anche molto longeva. Può essere alta fino a 40 metri, con chioma ovale-globosa assai ampia se solitaria, ma può anche assumere forme ancor più imponenti, grazie alle sue massicce ramificazioni che le conferiscono eleganza e maestosità.

Il fusto si presenta alto e dritto, più largo alla base come per rendere ancora più vigore alla pianta.

La corteccia ha un aspetto piuttosto liscio di color grigio argenteo nella pianta giovane, per diventare molto più scura e fessurata in placche negli esemplari adulti.

Il suo apparato radicale è robusto e espanso, composto da un grosso fittone che penetra in profondità nel terreno, contornato da radici laterali che si accrescono e si consolidano durante gli anni di sviluppo della pianta (intorno a 50-70 anni).

Le foglie alterne portate da un picciolo brevissimo di pochi millimetri, possono oltrepassare i 10 cm di lunghezza. Hanno forma obovata con apice arrotondato e i margini lobati con 4-7 lobi per lato. Alla base mostrano 2 vistose orecchiette, che contraddistinguono la pianta tra tutte le altre querce. Il colore della superficie superiore è di un bel verde scuro, mentre la parte sottostante ha dei riflessi bluastri.

I fiori maschili si raggruppano in amenti giallastri, mentre i femminili si trovano all’estremità dei germogli delle foglie, della stessa pianta. La fioritura avviene contemporaneamente alla foliazione.

I frutti sono ghiande color verde-marrone riunite in gruppi di 2-3, portate su lunghi peduncoli. Hanno forma ovale allungata e possono misurare fino a 4 cm, con una cupola ruvida e squamosa che le ricopre per circa ¼ della loro lunghezza. Il legno della Farnia è ritenuto il più pregiato tra tutte le Querce. Ricercato per la costruzione di mobili di pregio, apprezzato per il suo color bruno chiaro, per la resistenza e la durevolezza. Era chiamato “Rovere di Slavonia”.

Anticamente anche le navi venivano costruite con questo legno, ricercato anche per la realizzazione di botti per l’invecchiamento dei liquori. Milioni di pali di Farnia, di Rovere e di Larice sono serviti anche al consolidamento delle fondamenta degli edifici della città lagunare di Venezia. Il resistente legno di queste piante, opportunamente impeciato e incatramato, non era soggetto a marcescenza, ma con il continuo contatto con l’acqua, subiva un processo di mineralizzazione che ancor oggi rende più resistente il terreno dove poggiano gli edifici storici di questa bella città.

Il nome della pianta deriva dai due termini latini “Quercus e Robur” che significano: duro, resistente, robusto e mettono in evidenza il vigore della pianta e del suo legno. Il nome Farnia invece, proviene dal tardo latino “Farneus” a sua volta derivante da “Farnus=Frassino”. “Cinipide della Quercia” è il nome del parassita mostrato nella foto.

                    



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Farnia -- Quercus robur