cdg b ginepro rosso 001                 Nome scientifico: JUNIPERUS OXYCEDRUS
      Nome comune: GINEPRO OXICEDRO
      Nomi locali: Ginepro rosso, coccolone
      Famiglia: Cupressaceae
      Fioritura: Febbraio-Aprile
      Frutti:     Settembre-Gennaio
      Habitat: Presente in quasi tutta la penisola,questa pianta adatta la sua forma alle condizioni climatiche in cui vive.Colonizza ambienti ostili come le dune costiere con la subsp. Macrocarpa e si adatta alla ridotta disponibilità di elementi nutritivi, come negli affioramenti rocciosi dove diventa una specie esclusiva come la subsp. Oxycedrus.

Descrizione:                    

cdg b ginepro rosso disIl Ginepro Oxicedro è presente in Italia con 2 sottospecie di non facile identificazione:

-Juniperus Oxycedrus subsp. Oxycedrus (Deltoides) detto Ginepro Rosso 

-Juniperus Oxycedrus subsp. Macrocarpa (detto Coccolone)

 

GINEPRO ROSSO

Questa sottospecie si  presenta come un  piccolo albero o un arbusto di 4-5 mt, con un apparato radicalerobusto e ben sviluppato. Ha corteccia di color grigio rossastro, che tende a squamarsi nelle piante più vecchie. Il tronco è eretto e si ramifica fino dal basso.

Le foglie aghiformi, sono pungenti, con superficie un po' cerosa, percorsa da 2 strisce bianche separate da una centrale verde-argento. Sono lunghe circa 2cm e mezzo raggruppate in verticilli di 3.

I fiori (strobili), maschili e femminili portati da piante separate su rametti dell'anno successivo. I maschili sono di colore rossastro e i femminili giallo-verdastro.

I frutti sono 'galbule' popolarmente dette 'coccole' che misurano 8-15 mm, praticamente il doppio rispetto al Ginepro comune, che maturano dopo due anni dalla fioritura. Sono di colore giallastro, per diventare lucide, rosso brunastro  pruinoso a maturità, vera golosità per uccelli di varie specie.

Il Ginepro Rosso era apprezzato,perchè dai suoi frutti e dal suo legno si ricavava l'olio di Cadè, usato ancor oggi nella moderna fitoterapia per la cura delle affezioni della pelle: eczema, psoriasi, acne etc. e per la fabbricazione di shampo. Una volta era impiegato come vermifugo per gli animali domestici, mentre i Romani e gli Egizi lo usavano nel processo di imbalsamazione dei defunti.

Il legno di questa pianta, duro e compatto, è ricercato per fini lavori di ebanisteria e utensili artigianali, anche se il ginepro in alcune regioni è una specie protetta con divieto di raccolta.

Costituisce un elemento base della Macchia Mediterranea ed è presente in quasi tutta la penisola con esclusione di Val d'Aosta,Piemonte, Trentino Alto Adige e Sicilia. 

Grazie al suo apparato radicale particolarmente tenace, il Ginepro rosso colonizza gli ambienti rocciosi delle nostre zone, come gli affioramenti ofiolitici delle Riserve Naturali di Monterufoli-Caselli e Berignone.

Caratteristici  gli esemplari  femminili, con le loro chiome espanse e morbidamente ricadenti, nei boschi termofili di sclerofille delle nostre Riserve. Mentre gli aspri affioramenti rocciosi dei versanti scoscesi di Poggio Donato ospitano i caratteristici "Ginepreti serpetinicoli" con elementi arbustivi contorti, plurisecolari, che hanno modificato la loro forma adattandosi alle condizioni inospitali che si vengono a creare nel suolo per la presenza di metalli tossici. Tipiche le piccole piante di aspetto nano considerate endemismi, veri e propri bonsai naturali.

L' etimologia della parola "Oxycedrus", deriva dal greco "Oxy" che significa pungente. Ginepro dal latino 'Junix=giovenca e pario=dò alla luce', poichè sembra che venisse somministrato alle giovenche per favorire il parto.

 

GINEPRO MACROCARPA (Coccolone)

Questa sottospecie è presente soprattutto nelle zone litoranee sabbiose retrodunali fino a pochi metri sul livello del mare. La sua distribuzione geografica è limitata ed è soprattutto diffusa al Sud e nelle Isole. Presente anche in Toscana, Marche, lazio, Abruzzo, Liguria, Friuli e Piemonte.

Le foglie lanceolate e appuntite sono lunghe circa 2,5 cm , con le 2 strisce biancastre che le contraddistinguono. Come le altre, è una specie dioica, che porta i piccoli fiori giallastri maschili e femminili su piante diverse. Questa pianta con il suo apparato radicale molto esteso è in grado di consolidare il terreno degli ambienti sabbiosi e degradati dei litorali.

I frutti, molto più grandi delle altre specie (10-15 mm), si presentano a maturazione, che avviene in circa 2 anni, di colore castano-purpureo ricoperte di pruina biancastra. Durante l'inverno le coccole sono ricercate dagli uccelli e dai mammiferi.

E' considerata una specie officinale tossica, anche se può fornire un catrame vegetale già usato in passato come pomata per le affezioni locali della pelle. L'estratto delle foglie fresche esercita un'azione repellente verso gli insetti.

 "Macrocarpa", dal greco macròs che significa grande e "karpòs"=frutto, è riferito ai frutti decisamente più grandi rispetto alle altre specie di ginepro.

La tassonomia del Ginepro è discussa e controversa, data la rassomiglianza delle specie nei  diversi ambienti, perciò soggetta a verifiche continue.

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Ginepro rosso -- Juniperus oxycedrus