mantide titolo3

 

 

 

Classe: Insecta

Ordine: Mantodea

Famiglia: Mantidae

Genere: Mantis

Specie: Mantide Religiosa (Linneus 1758)

 

La Mantide Religiosa

inconfondibile, affascinante insetto tra i più misteriosi della natura.


 

 

Distribuzione:

mantide 001Già noti fin dall’era Cenozoica i Mantoidei , oggi comprendono circa 1500 specie, diffuse soprattutto nelle regioni a clima caldo. Si pensa che le origini di questi insetti siano africane, anche se da questo continente, rapidamente si sono diffusi in tutta l’Europa Meridionale fino all’Asia Minore. Solo a partire dal 1899, probabilmente nascosta in qualche carico di piante coltivate, la Mantide si è introdotta anche nel Nord America.

 

Nell’Europa Centrale e nell’Europa del Nord, la sua presenza è piuttosto sporadica o quasi assente, tanto che in Germania viene considerata una specie da proteggere. Nella nostra Penisola è presente con una decina di varietà, leggermente dissimili ed è piuttosto comune soprattutto nella fascia costiera e nelle isole, fino a raggiungere buona parte delle zone prealpine.

 

 

 

 

  mantide 006

 


Identificazione:

 

mantide 003La Mantide è riconoscibile dalla sua splendida livrea color verde brillante, ma possiamo osservare anche esemplari di color nocciola scuro o marronastro, a seconda dell’habitat che meglio le mimetizza.

Un esemplare adulto di femmina, può raggiungere quasi 8 cm di lunghezza, mentre il maschio è leggermente più corto e più esile.

Il corpo dell’insetto è diviso in 3 sezioni, di cui la testa triangolare, girevole e mobilissima con grandi occhi composti che si aprono a fessura.

Hanno buona capacità visiva e soprattutto, a differenza di tutti gli altri insetti, sono in grado di dirigere lo sguardo. Sono sovrastati da esili antenne di pochi centimetri. Nella parte più bassa della testa si trovano le robuste e temute mandibole. Dalla testa si allunga il torace con le due braccia raptatorie, specializzate nella cattura delle prede, di dimensione più grossa e robusta, rispetto alle altre quattro zampe. Queste si presentano accostate, con le tibie che si ripiegano sui femori, irte di spine disposte a due serie e terminano con un lungo uncino arcuato e appuntito.

All’interno delle 2 zampe è presente un caratteristico disegno nero e bianco a forma di occhio, che viene esibito a scopo difensivo. La sezione dell’addome appare prominente, con 2 paia di arti filiformi che servono per la stabilità e la locomozione. Le mantidi sono provviste di 2 coppie di ali coriacee attaccate al dorso, in corrispondenza delle zampe mediane e posteriori, che vengono completamente aperte a ventaglio per far sembrare l’insetto più grande, in caso di pericolo, ma permettono all’animale una modestissima capacità di volo.


Alimentazione:

 

mantide 002 La Mantide è esclusivamente carnivora e si nutre in prevalenza di ogni sorta di insetto, anche piuttosto coriaceo come mosche, vespe, grilli, cavallette ecc. Le sue prede possono essere anche i piccoli di lucertola, di rana e di uccello e di altri vertebrati. Lo stile di caccia della Mantide è piuttosto sedentario.

Questa tendendo a mimetizzarsi tra le foglie rimane immobile, con le zampe anteriori unite davanti alla bocca, in attesa che la preda si avvicini alla giusta distanza per essere colpita.

Solo allora con un balzo fulmineo, che dura poche frazioni di secondo, la Mantide si lancia in avanti e dopo aver afferrato la preda, le ripiega addosso le sue forti zampe a tenaglia e trattenendola stretta con la doppia linea di seghettatura, la divora.

 mantide 004

 


Riproduzione:

 

mantide uova 004L’accoppiamento delle Mantidi è caratterizzato da una forma di cannibalismo che si esplica durante il rapporto sessuale nei confronti del partner. Il corteggiamento da parte del maschio avviene con molta cautela, per evitare che la femmina se ne possa cibare prima ancora d’accoppiarsi. Le fasi dell’accoppiamento vero e proprio possono durare molto più di un’ora, ma dopo un po’ la femmina torce il collo all’indietro, con la sua testa triangolare si rivolge verso il compagno e con le sue possenti mandibole comincia a staccargli il capo, mentre gli organi genitali rimangono ancora attivi. Le teorie di studio e le ricerche da parte degli esperti, sul cannibalismo delle Mantidi, sono le più disparate. Si pensa che i gangli nervosi del cervello del maschio, potrebbero funzionare da freno inibitore durante l’emissione del seme e quindi togliendo la testa, potrebbe essere migliorata la qualità dell’accoppiamento. Forse l’istinto uxoricida della Mantide, durante e subito dopo questa fase, si potrebbe spiegare con la necessità di un impellente bisogno di proteine per la rapida produzione di uova. Fatto è che alla fine dell’atto sessuale, la femmina ha completamente divorato il suo compagno, sacrificato per la continuità della specie. Le uova vengono poi depositate in più strutture dette “ooteche”, prodotte dalla femmina, costituite da una sostanza dall’aspetto duro e schiumoso. mantide uova 003Possono esser lunghe fino a 4 cm, con la parte inferiore appiattita che aderisce a una superficie, che può essere una roccia, un ramo o anche semplicemente una delle nostre finestre. La parte superiore invece è convessa, a forma di scudo che protegge le uova durante la stagione fredda. Queste all’interno del resistente involucro, possono arrivare fino a 200 e si schiuderanno nella primavera successiva. Le “Neanidi” di Mantide nasceranno intorno al mese di maggio, per diventare adulte verso il mese di agosto. La vita di una Mantide difficilmente può raggiungere un anno e avrà termine nell’autunno inoltrato.


Curiosità:

Le leggende e le credenze che ruotano intorno al modo di questo curioso insetto, hanno fatto sì che da sempre la Mantide, venga considerata dall’uomo con timore, sospetto e superstizione, ma anche con grande rispetto. Nell’antichità si pensava che la loro comparsa preannunciasse carestie, disgrazie e malocchio. Anche gli antichi Romani ritenevano che la Mantide, col suo sguardo malefico influisse sulla salute delle persone, tanto che se qualcuno si ammalava, ricorreva il modo di dire: “la Mantide ti ha guardato”. In altre tradizioni invece la bestiola, era vista come un’indovina che poteva aiutare le persone che si smarrivano nei boschi, indirizzandole col suo sguardo verso la loro casa. In alcune religioni africane le Mantidi invece, sono oggetto di culto e vengono considerate sacre.