Villa-Fattoria di Lustignano

Poco prima di raggiungere il borgo di Lustignano è visibile sul lato sinistro, poco lontano dalla strada, l’austera mole di un grande edificio anticipato da un viale ornato di cipressi secolari. Anche se un po’ fatiscente il grande edificio lascia ancora trasparire l’importanza e l’eleganza del suo stile rinascimentale che spicca tra tutte le atre strutture delle vicine case coloniche.

La bella villa-fattoria, chiamata anche ‘La Lustignana’, venne fatta costruire all’inizio del secolo scorso dal 1904 al 1910 da Giovan Battista Cortese, un eclettico signore di Genova, che tra la fine del 1800 e l’inizio del ‘900 si trovava nella zona di Lustignano. Non è dato sapere con certezza perché il signor Cortese si trovasse proprio qui, possiamo solo immaginare che sia l’amicizia che lo legava alla famiglia volterrana dei Ricciarelli, sia l’amore per questa bella terra, abbiano influito sulla sua decisione di rimanere a Lustignano.

Facevano parte della bella villa-fattoria, ben 24 poderi, concessi a mezzadria o in fitto ai contadini della zona e le sue proprietà arrivavano fino a Lagoni Rossi. Nel cortile interno dell’edificio, abbellito da una serie di loggiati, si trovava una grande cantina, un frantoio, un forno, un’officina per la riparazione degli attrezzi agricoli e piccoli alloggi per le persone che vi lavoravano.

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Il signor Cortese era benvoluto da tutta la popolazione per la sua proverbiale disponibilità e intorno al 1910, a sue spese, fece costruire un asilo nel paese di Lustignano, perché i figli dei contadini impegnati nel lavoro dei campi, non dovessero rimanere da soli. Così nel 1914 giunsero da Firenze, alcune suore francescane dell’ordine di Ognissanti, che continuarono a dar vita alla struttura fino ai recenti anni ’80.

Purtroppo dopo la famiglia Cortese la grande villa-fattoria subì un susseguirsi di proprietari, tra cui i signori Merli che accudirono l’azienda fino al 1970. Dopo purtroppo fu solo un accavallarsi di compravendite e di abbandoni e soprattutto un ingiusto degrado!

 

 

(Ringraziamo la signora Claudia Vallini, appassionata di storia locale,  per le notizie che gentilmente ci ha fornito)

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