te-siciliano   Nome scientifico: PRASIUM MAJUS – STACHYS MAJOR
  Nome comune: TE' SICILIANO
  Famiglia: Lamiaceae
  Fioritura: Aprile-Giugno
  Habitat: diffusa soprattutto nella fascia costiera e all'interno fino a 500m. Su rupi, strati pietrosi, in prevalenza sulle falesie calcaree in prossimità del mare. Si trova solo in Toscana, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.


Descrizione

Pianta perenne officinale, aromatica con aspetto cespuglioso, che può raggiungere anche un metro di altezza; spontanea solo nella fascia costiera di alcune regioni italiane, proveniente in antichità dalle Isole Maltesi.

I fusti  legnosi nella parte basale, si presentano eretti o ascendenti con corteccia giallastra fessurata longitudinalmente.

Le ramificazioni più alte sono erbacee e meno robuste, ma abbastanza elastiche e resistenti, tanto che anticamente venivano utilizzate in campagna, come legacci per fissare le piante ai loro tutori.

Le foglie sono opposte, di un bel verde intenso lucente, di forma ovale-lanceolata, acuminate all'apice. Hanno bordo seghettato e nervatura marcata, lunghe fino a 4 cm.

I fiori sono portati da racemi terminali, spesso ravvicinati a 2 a 2. Il calice lungo circa mezzo cm, è verde peloso-ghiandoloso, di forma campanulata, bilabiato come la graziosa corolla di solito color bianco-lilla striata di viola. Il labbro superiore è intero, mentre l'inferiore si divide in tre lembi, con lobo centrale molto più pronunciato dei laterali. Sporgono dal tubo corollino  i 4 evidenti stami e lo stilo.

Il frutto è formato da 4 piccole nucole, simili a drupe globose e carnose, che diventano nere e lucenti durante la maturazione.

Il te siciliano è una buona pianta mellifera, ricca di vitamina E, con spiccate proprietà antiossidanti.  In passato era utilizzata per decotti diuretici contro i calcoli renali.

Oggi viene coltivata per l'abbellimento dei giardini rocciosi.

Riguardo all'etimologia del suo nome, la parola 'stakhys' proviene da un termine greco che significa 'spiga', riferito alla forma dell'infiorescenza. 'Prasium' dal greco 'prason' significa 'pietra verde' riferito all'agata, per ricordare il colore lucente delle foglie della pianta.

Con i due aggettivi latini 'magnus e major', si fa riferimento alla comparazione della pianta con altre specie di dimensioni più piccole.

Infine si ipotizza che il nome popolare di 'Te siciliano' sia dovuto al fatto che in Sicilia, intorno all'anno 1000, veniva coltivato un te, proveniente dalla Cina (Camellia sinensis), che cresceva favorito dal clima mite. Le piante, che allora non erano utilizzate per i classici infusi, venivano mangiate come verdura dalle proprietà curative e benefiche per l'intestino.

 

 

Fotografata sulle rocce di Monte Calvi.

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Prasium majus - Stachys major -- Te' siciliano