UPUPA

upupa disimmagine tratta da http://www.planetofbirds.com/bird-stories-hoopoe-upupa-epops

  • UPUPA EPOS
  • Classe: Aves
  • Ordine: Bucerotiformes
  • Famiglia: Upupidae
  • Specie: Upupa epops (Linneus 1758)
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Distribuzione e habitat

Upupa 001L’areale di distribuzione dell’Upupa si trova principalmente nelle regioni africane del Nord-Ovest, Isole Canarie, Medio Oriente, Est e Sud della Russia, Cina nord-occidentale, Nord Ovest dell’India e nell’Europa centromeridionale.

In Italia è frequente nelle zone più temperate, pianeggianti e collinari, fino a un’altitudine di 1300 metri. L’habitat ideale sono gli ambienti rurali, frutteti, zone steppose, campagne aperte, ma a volte è presente nelle zone verdi della città e nelle aree urbane.

 

Upupa 004Descrizione

L’Upupa è distinguibile tra le altre specie di uccelli per la caratteristica livrea a fasce e, sicuramente il tratto più distintivo, è la spettacolare cresta di piume.

Il suo corpo misura da 25 a 35 cm, con apertura alare di 45-50, con peso intorno ai 50-90 grammi. Le ali sono larghe e arrotondate, la coda è quadrata-stondata con bande orizzontali bianche e nere. Le zampette, tozze e forti son di colore grigiastro, con quattro dita, di cui tre rivolte in avanti. Gli occhi piccoli, bruni, con pupilla rotonda. Il becco è molto lungo, ricurvo verso il basso, color bruno scuro, con base larga e chiara. Il piumaggio ha un colore inconfondibile bruno-cannella-aranciato, su tutto il corpo; più chiaro sul petto e bianco verso le zampe e il sotto della coda. La testa è sormontata dal caratteristico ciuffo di penne color sabbia, con punte bianche e nere. Le femmine sono di solito poco più esili del maschio e con piumaggio leggermente più chiaro.

Caratteristico è anche il volo, con ritmate battute di ali e intervalli regolari e il verso, fatto di cupi ‘up-up-up’ emessi in primavera dal maschio durante il corteggiamento.

Alimentazione

L’Upupa è prevalentemente un uccello diurno e di solito provvede alla ricerca del cibo nelle ore pomeridiane. L’alimentazione è a base di insetti, bruchi, cavallette, coleotteri, larve e crisalidi, invertebrati, molluschi e ragni, fino a piccole lucertole, anfibi e uova di uccelli. Meno frequentemente si ciba anche di bacche e granaglie, a volte non disdegna neppure grillotalpe e processionaria dei pini.

Utilizza il suo lungo becco ricurvo per raggiungere gli insetti sotto le cortecce delle piante e per sondare il terreno alla ricerca di prede in gallerie sotterranee.

Le prede più grandi verranno ripetutamente sbattute a terra o sulle pietre per rimuovere le parti più coriacee.

 

Upupa 003Riproduzione

L’Upupa nidifica solitamente nelle cavità degli alberi o anfratti di rocce e di muri a secco. Spesso i nidi sono resi più confortevoli da un rivestimento fatto con l’erba secca, piume e paglia, ma la loro curiosa caratteristica è il forte fetore emanato. Infatti l’upupa emette dall’uropigio, un liquido maleodorante, che insieme alle feci, ha lo scopo di tenere lontano i predatori e attrarre gli insetti di cui si nutre.

Upupa 002La stagione riproduttiva va da marzo a agosto. Il maschio produce il suo richiamo fin dall’alba, segnando così il territorio di nidificazione, con duelli canori che si possono protrarre, anche durante tutto il tempo della cova.

Il canto è anche il principale strumento di esibizione del maschio, che durante il corteggiamento, insegue e corteggia la femmina, offrendole del cibo e mettendo in evidenza la sua bella cresta di piume.

Dopo l’accoppiamento la femmina deporrà 5-9 uova color grigio pallido-biancastro, che provvederà a covare per 15-18 giorni, mentre il maschio durante tutto il  periodo,  provvederà all’alimentazione della compagna.  Le uova non si schiuderanno in maniera simultanea, ma può intercorrere  una differenza di 10 giorni dal primo.

I piccoli verranno allevati e protetti nel nido per ancora una ventina giorni, dopodiché impareranno a procurarsi il cibo con l’aiuto di entrambi i genitori.

Terminato il periodo di riproduzione, con l’abbassarsi delle temperature, le Upupe partono per brevi migrazioni, anche verso l’Europa centro-orientale, come da segnalazioni di esemplari inanellati in Italia.

Curiosità

Nell’antico Egitto era proibito uccidere l’ Upupa perché considerato un uccello sacro, raffigurato su tombe e su templi.

Compare spesso anche nelle storie e nei racconti popolari di varie civiltà, nelle commedie, come nei dipinti famosi; talvolta considerato sacro, a volte portatore di negatività. Dal 2008 è simbolo dello Stato di Israele, ricordato nella Bibbia e nel Corano; nonché simpatico simbolo della ‘Lipu’.

Il suo nome onomatopeico deriva dal suono trisillabico ‘up-up-up’, riprodotto da questi uccelli; mentre ‘epops’ è l’ antico nome greco.

L’Upupa, come la rondine viene associata all’arrivo della primavera e può vivere mediamente 11 anni.