cdg b corniolo 001   Nome scientifico: CORNUS MAS
  Nome comune: CORNIOLO MASCHIO
  Famiglia: Cornaceae
  Fioritura: gennaio-aprile 
  Frutti: agosto-settembre
  Habitat: Costeggia boscaglie e sentieri o pendii calcarei fino a 700 m. comune nelle leccete, nelle garighe, vicino al greto di ruscelli.


Descrizione

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Arbusto a foglie caduche che può raggiungere i 5 metri di altezza. Cresce di solito in cespugli composti da più piante. E’ una specie piuttosto rara, ma assai longeva che può raggiungere i 100 anni.

Ha foglie sono opposte, ellittiche-acuminate di color verde chiaro con evidenti nervature, portate da un corto piccilo. La  superficie è finemente pubescente.

La corteccia del tronco è bruna con crepature rossastre. La crescita lenta della pianta, conferisce al suo legno la proverbiale durezza.

I fiori si sviluppano prima delle foglie e sono riuniti in piccole ombrelle inserite lungo i rami. Hanno un piccolo calice composto da quattro denti e quattro petali appuntiti,  di color giallo-dorato, ripiegati verso il basso, con lieve profumo di miele.

I frutti sono piccole drupe ovali-allungate, pendule, lunghe circa 2 cm di un bel colore rosso scarlatto, contenenti un seme oblungo di consistenza ossea. Il loro sapore un po’ asprigno, ricorda la vaniglia.

Ricchi di vitamina C e antiossidanti, vengono utilizzati per marmellate, sciroppi, liquori e grappe.

Anticamente questi frutti erano raccolti a inizio maturazione e conservati in salamoia, chiamati “Olive Corniole” . Ma nemmeno i semi venivano buttati, ma dato il loro delicato aroma vanigliato, erano macinati e tostati per la preparazione di un surrogato del caffe chiamo 'caffè viennese'.

cdg-b-corniolo disIl Corniolo è usato in erboristeria per le sue proprietà astringenti e toniche.

In tempi passati, tutte le parti della pianta venivano utilizzate per tingere di giallo le stoffe e la lana, mentre i rametti venivano intrecciati per resistentissimi ed elastici cesti.

Il suo legno è ritenuto il più duro di tutte le specie arboree d’Europa e già i Romani e i Greci, ne facevano aste, lance e giavellotti. Per tanto tempo, con questo legno durissimo venivano costruiti pezzi per svariati macchinari, nonché raggi e denti di ruote per carri.

Anche la parola latina “Cornus” si riferisce alla durezza del suo legno, simile appunto a quella del corno. La parola “Mas” invece significa “maschile”, in contrapposizione alla specie “Cornus Sanguinea” definita da Plinio “Cornus foemina”, cioè Corniolo femmina.

                    



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Corniolo -- Cornus mas