Il Ranunculus millefoliatus è una pianta erbacea perenne considerata piuttosto rara, che cresce solo a quote che variano da 400 a 1400 metri.
Dalle sue radici biancastre-fibrose, fascicolate, si ergono fusti pubescenti, semplici e talvolta biforcati, alti fino a 30 cm.
Le foglie basali, color verde scuro, appaiono vellutate, suddivise in numerosi stretti segmenti (tripennatosette). Quelle che si trovano lungo il fusto, sono invece di misura ridotta, portate da un breve picciolo, talvolta mancante.
Il fiore si trova solitamente all'apice di lunghi peduncoli, ha 5 sepali sporgenti e 5 petali spatolati di color giallo lucido-brillante, grandi fino a 2 cm, con numerosi stami.
Il frutto è formato da un aggregato di acheni con becco a uncino, che formano una spiga oblunga.
La pianta, dato l'alto contenuto di 'protoanemonina', è tossica in tutte le sue parti, tanto che nell'antica Roma veniva detta 'Erba sceletata'.
Il suo nome deriva da una parola latina che significa 'piccolo ranocchio', per descrivere l'habitat della maggior parte delle Ranuncolacee, che spesso, come le rane, si trova in prossimità di luoghi umidi. L'epiteto 'millefoliatum' descrive le sue foglie finemente suddivise.
Fotografato in Cornata.
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