L’Onosma echioides è una specie originaria dell’Europa Sud-Orientale.
E’ una pianta perenne, ricoperta in ogni sua parte di peli bianchi sottili e ispidi. Generalmente è di modeste dimensioni e può arrivare a misurare circa 40 cm.
Dalle sue radici rigide e fittonanti hanno origine fusti legnosi, con diversi rami sterili e fronde piuttosto robuste.
Le foglie, di colore verde salvia, hanno forma lineare lanceolata, leggermente più ovali le superiori. Sono ricoperte da setole stellate biancastre e hanno il bordo leggermente revoluto, larghe pochi millimetri e lunghe fino a 3 cm.
I fiori sostenuti da peduncoli molto brevi, sono pendenti e formano un grappolo unilaterale. Hanno un calice piuttosto grande diviso in 5 denti stretti e lunghi, che coprono per due terzi la corolla gamopetala, lunga fino a circa 2 cm e mezzo. E' di colore giallo pallido e termina con 5 scagliette rialzate e smarginate che si aprono verso l’esterno, dal cui interno emerge il lungo stilo. I fiori sono ermafroditi e l’impollinazione avviene tramite gli insetti.
Il frutto, (mericarpo) è lungo 3-8mm e contiene alcuni semini marronastri, con una curiosa base a forma di rombo. Come le altre Boraginacee, anche la piccola Onosma, veniva apprezzata in passato per le sue proprietà stimolanti, diuretiche e cardiotoniche.
Il decotto a base di foglie si applicava come impiastro sulle ulcere e sulle ferite. Se ne ricavava anche una poltiglia che insieme all’henné serviva per tingere i capelli.
Dalle radici si estraeva una sostanza colorante, per ottenere il colore rosso usato per stoffe, alimenti e cosmetici.
Il nome della pianta, di incerta etimologia, era già usato da Plinio e probabilmente potrebbe derivare dal greco ‘Onos= asino’ riferito al suo strano odore. L'attributo specifico invece, è di derivazione latina e significa ‘simile a un Echium’, altra boraginacea che rassomiglia all’Onosma.
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