Incendio della Farneta

Nell’arroventato pomeriggio di sabato scorso 28/7/12 è scoppiato l’ennesimo incendio di bosco, a cui purtroppo in questi ultimi giorni siamo tristemente abituati. Ma quello che più ci indigna e oltremodo ci preoccupa, è il fatto che ciò sia avvenuto in un luogo, che a memoria d’uomo non era mai stato coinvolto da eventi del genere e che rappresenta per la nostra zona uno dei santuari naturalistici più importanti e preziosi come la “Farneta”.

Sembra che le fiamme abbiano avuto origine dalla “Fonte di Monna”, alle pendici nord-nord est del “Puntone di Farneta” e da lì si siano rapidamente propagate risalendo il crinale nel fitto bosco di lecci e scope, sospinte da un discreto vento che soffiava nella zona in quel momento.
L’intervento degli uomini del servizio antincendio è stato tempestivo e da subito, numerose squadre e mezzi aerei regionali e nazionali sono stati indirizzati sul luogo dell'incendio.
Oltre agli uomini del Corpo Forestale, a quelli dell’Unione dei Comuni della Val di Cecina e a quelli dei Vigili del Fuoco, sono accorse anche numerose squadre di volontari per cercare di contenere l’evento, ma purtroppo l’orografia del territorio selvaggio e privo di strade, ha limitato fortemente l’intervento a terra e gran parte del lavoro è stato da subito a carico dei mezzi aerei. Sono intervenuti due elicotteri regionali e due Canadair inviati dal “Coordinamento Nazionale” e, grazie alla professionalità e perizia dei piloti, confortati anche dall’abbassamento della temperatura e del vento e dall'impegno di tutti, fortunatamente prima che calasse la notte, si è potuto ottenere un primo controllo della situazione e a vedere che le fiamme si erano notevolmente abbassate.
A questo punto sono entrati in azione i numerosi operatori a terra che hanno iniziato la faticosa opera di bonifica intorno all'area interessata dall'incendio. Tutto ciò reso difficilissimo, oltre che per il buio, per il territorio impervio ed il bosco impenetrabile e privo di accessi. Ancora oggi uomini e mezzi sono impegnati per scongiurare le eventuali riprese del fuoco lungo il perimetro.
Quello che a noi sta a cuore, é voler ringraziare sentitamente tutti coloro si sono adoperati e si stanno adoperando per scongiurare il peggio, consapevoli del duro lavoro che essi svolgono in condizioni di vero disagio.
Un grazie da parte di tutti coloro che come noi, amano e rispettano “i nostri posti” e hanno veramente a cuore l’esistenza e la salvaguardia di questo inestimabile patrimonio naturalistico che ci circonda, con l’impegno e l’augurio di poter convincere a riflettere chi, involontariamente o volontariamente, abbia potuto causare tutto questo, pensando a quello che è avvenuto e a quello che sarebbe potuto avvenire !!!!!

Pomarance 30/7/2012
                                                                                                                                                                               

                                                       lacarrozzadergambini



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