Pianta acquatica perenne, presente in tutte le regioni d’Italia, anche se estremamente localizzata.
Cresce radicando sui fondali fangosi, in acque ferme o a lento scorrimento, preferendo ambienti poveri di calcio, ma ricchi di composti azotati.
Alta da 20 a 150 cm, ha fusto molle e natante e si distingue per i suoi rametti sottili color verde vivo chiaro, che incapaci di sostenere il peso della pianta, tendono a flettersi galleggiando nell’acqua per formare estesi cuscini ondulati.
Le foglie sono filiformi, completamente immerse, suddivise in segmenti capillari portate su piccioli lunghi fino a 4 cm. I segmenti, di solito riuniti a ciuffi, se tolti dall’acqua appaiono flaccidi.
I fiori solitamente supportati da lunghi steli, fuoriescono dall’acqua per diversi centimetri; hanno un diametro di 2-3 cm, con 5 petali ovati, non sovrapposti, di colore bianco, con base gialla, da cui sporgono una decina di stami.
Al termine della fioritura, la pianta produce un achenio picciolato, lungo fino a 6 cm, che rimane pubescente fino alla maturazione.
Tutte le parti fresche della pianta contengono ‘protoanemonina’ e sono velenose.
Il suo nome ‘ranunculus’ diminutivo di rana, ricorda l’ambiente acquatico di alcune specie, mentre l’appellativo ‘trichophyllus’(dal greco trycos=capello e phyllon=foglia), fa riferimento alle foglie capillari della pianta.
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