Pianta erbacea perenne con radice bulbosa, da cui spuntano contemporaneamente in autunno, sia le foglie che i fiori.
I bulbi piriformi, rassomiglianti a quelli del narciso, si presentano ricoperti di scaglie e sono molto velenosi. Se ingeriti possono provocare avvelenamento da "Colchicina", un potente alcaloide.
Le foglie sono nastriformi, rigide, lineari, scanalate nella parte superiore, color verde scuro brillante, lunghe fino a 20 cm. Hanno una posizione eretta, che tende a inarcarsi durante la fioritura.
Il fiore solitario, di un bel colore giallo lucente, è portato da uno stelo alto fino a 25 cm. e avvolto in una spata cartilaginosa, trasparente. E' formato da 6 lacinie saldate alla base, di forma spatolata lunghe 4-6 cm. Le 6 appariscenti antere sono color arancio.
Il frutto è una capsula ovoidale allungata e carnosa contenente all'interno dei semini globosi con guscio nerastro.
Spesso la piccola pianta viene utilizzata per abbellire i giardini rocciosi e ciò ha favorito la sua distribuzione nei luoghi antropizzati.
Il nome scientifico "Stembergia" è dedicato al suo scopritore Caspar Von Stemberg, botanico boemo vissuto nel 1700. L'aggettivo latino "Luteus", invece significa giallo. La Stembergia Lutea, pur essendo una pianta velenosa, in molte regioni italiane è una specie protetta.
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