L’Allium chamaemoly pur non essendo una specie protetta, è ritenuta una pianta poco frequente, piuttosto rara, sporadica anche nelle normali stazioni di crescita.
E’ una piccola pianta erbacea perenne con bulbo ovoide di circa cm 1/1,5 di diametro, ricoperto da una tunica coriacea, talvolta con presenza di altri piccoli bulbilli.
Dal bulbo si sviluppa un brevissimo scapo lungo fino a 3 cm che rimane completamente sotterraneo.
Le foglie solitamente in numero da 4 a 8 appaiono appressate al suolo; lunghe fino a 10 cm, larghe 1 cm e mezzo spesso ripiegate a doccia, di colore verde erba con lamina a contorno lineare, i cui margini e la lamina stessa sono evidenziati da una peluria ciliare trasparente.
L’infiorescenza è rappresentata da un’ombrella formata da 3-10 elementi avvolti alla base da una piccola spata trasparente. E’ portata su un peduncolo di pochi mm che tende ad allungarsi fino a 2 cm durante la fruttificazione, formata da 6 tepali bianchi lanceolati saldati alla base, percorsi da una riga longitudinale di colore rossastro o verde, con stami lunghi circa 4 mm.
Il frutto è una capsula globosa (2-5mm) suddivisa in 3 loculi contenenti ognuno 1-2 piccoli semini. Spesso i frutti sono presenti contemporaneamente alla fioritura.
Come tutte le altre specie di Allium, si tratta di una pianta commestibile, officinale che possiede proprietà depurative, antisettiche, antistaminiche, ipotensive e diuretiche, anche se data la sua rarità è alquanto difficile da reperire.
L’etimologia del suo nome è di incerta provenienza. Si suppone che ‘allium’ dal celtico ‘all=bruciante’ si riferisca al sapore della pianta. ‘Chamaemoly’ significa 'simile all’allium moly' che descrive appunto una specie piccolissima.
Fotografato sul Monte Calvi
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