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…..Dalla parte di Tramontana sopra una serie di monti si vede il castelletto detto di Serrazzano…..
Così descriveva il grazioso borgo, il naturalista del 1700 Targioni Tozzetti.

 

Serrazzano si affaccia da un poggio alto 548 m. che separa la Valle del Cornia, a cavallo della via che collegava Volterra con Populonia. Le sue origini si perdono nei tempi più remoti, come testimoniano i numerosi reperti rinvenuti nella zona e sicuramente il luogo era già abitato e presidiato anche in epoca e un’ipotesi suggestiva fa risalire la sua nascita come ‘Castrum romano’, quando Giulio Cesare intorno al 20 a.C. avrebbe assegnato per meriti militari, un appezzamento di terreno a Serapio o Serazio, che avrebbe in seguito eretto il piccolo castello di ‘Castrum Seratianum’.

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La prima menzione ufficiale risale a un documento dell’anno 1001 che ipotizza che la rocca fosse dominata dai ‘Della Gherardesca’, che vantavano la signoria sul vicino castello della Leccia. Nel 1102 fu rocca longobarda dominata dai ‘Lambardi’ di Castelnuovo, che vi eressero una rocca con attigua chiesa plebana dedicata a San Michele Arcangelo. In un atto del 10/9/1254 si trovava sotto il controllo di Volterra, quando in seguito venne ampliato fino a diventare borgo nel 1326, circondato da mura e da porte castellane fortificate.

Purtroppo con la peste del 1348, Serrazzano subì un grave calo demografico che lo portò alla sottomissione della Repubblica Fiorentina, tanto che nel 1455 non raggiungeva i 30 abitanti. Ancora devastazioni nel 1431 da parte delle truppe di Niccolo’ Poccinino e nel 1447 dai soldati di Alfonso di Aragona, re di Napoli.

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La lenta ripresa porta al 1800 con l’inizio dello sfruttamento dei lagoni per la produzione di acido borico. Attualmente Serrazzano conserva i tratti caratteristici di borgo medievale e si sviluppa su due assi stradali paralleli su livelli diversi, dove si affacciano le abitazioni con facciate in pietra. I resti delle mura sono in parte inglobate nelle abitazioni stesse e si aprono ancora 3 varchi di accesso. Nella piazzetta si trova una cisterna, non lontana dalla chiesa anticamente dedicata a San Donato, che mostra interessanti volte gotiche. A circa 1 km fuori dell’abitato si trova l’antica chiesetta romanica di S.Antonio.

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