titolo micciano

Antico castello situato a settentrione della Foresta di Monterufoli, Micciano spicca dalla sua alta rupe di gabbro rossastro chiamata il 'Pinzo', che fronteggia la collinetta su cui sorge il borgo di Libbiano, separato dalla profonda valle dell'Adio.

micciano 001Il suo nome pare derivare dal latino 'Fundus Mitianus o Maecianus', dal nome di un legionario romano che beneficiando della 'Legge Julia' ebbe in dono un grande appezzamento di terreno in quella zona, in cambio di valorosi atti militari.

micciano 003Il documento più antico della storia del piccolo borgo, risalente al 947, è conservato nella Curia vescovile di Volterra e fa riferimento all'investitura a pievano di Giovanni di Giovanni, mentre una bolla del papa Alessio III°, dell'anno 1076, conferma la donazione di Micciano e della sua corte alla Badia di Monteverdi, da parte dell'imperatore Enrico II° di Sassonia.

Durante altre successive, innumerevoli cessioni legate all'eterna lotta tra Comune e Vescovi di Volterra, il castello venne fortificato e nel 1250 lo ritroviamo insieme a Rogheta, dominato dalla signoria dei Cavalcanti, con le loro inique leggi e i tanti divieti.

micciano 002Ancora notizie di Micciano, le possiamo ritrovare negli statuti volterrani del 1411 e del 1472 e, come tutti i borghi della zona, dopo la guerra dell'allume, combattuta tra Volterra e Firenze, anche Micciano entra a far parte del Vicariato della Val di Cecina. Altre notizie ci raccontano di una congiura, nel 1727, ordita dai conti Guidi per impossessarsi dei territori di Micciano, Libbiano e Montegemoli, sventata con un esposto del Granduca. Infine nel 1776 entra a far parte della nuova Comunità di Pomarance.

L'antica pieve di San Giovanni Battista

Provenendo dalla vallata del Trossa e seguendo una deviazione sulla destra, pochi km prima di raggiungere il borgo, possiamo giungere nei pressi di un ampio prato verde, per ammirare una piccola chiesa interamente costruita in pietre. micciano chiesetta 004Si tratta dell'antica Pieve di Micciano dedicata al culto di S. Giovanni Battista, che nel tempo ha subito una serie di interventi che ne hanno stravolto la struttura originaria, tanto che la primitiva facciata, costituisce oggi il fianco sinistro rispetto all'entrata. L'edificio, anticamente aveva forma basilicale costituito da 3 navate in stile romanico e l'abside, che un tempo era rivolta verso oriente, fu totalmente smontata e allungata per essere riassemblata sul lato rivolto a sud.

micciano chiesetta 006Sembra che intorno all'anno 1000, la Pieve servisse un territorio alquanto vasto, che secondo il Repetti, contava oltre un centinaio di abitanti.

Troviamo le prime notizie riguardanti la Pieve, in pergamene del 947 e 949 e successivamente nel 1014 quando passò alla potente Badia di Monteverdi.

Con gli ulteriori rifacimenti settecenteschi, purtroppo vennero dispersi i bei capitelli in pietra arenaria, scolpiti e guarniti con motivi antropomorfi. Oggi ne possiamo appena riconoscere due, che sorreggono rispettivamente, la croce del Renaio e quella del Cimitero di Micciano.

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 Micciano