La Fabbrica del Lago, notizie dal 1827 al 1942

 

lago boracifero storiche048Le prime costruzioni industriali e le prime case operaie vennero iniziate nel 1827, quando Francesco Larderel utilizzò il calore dei soffioni per l'evaporazione delle acque boriche. Lo sviluppo dello stabilimento fu rapido come lo fu per tutte le altre Fabbriche.

Nel 1836 il Sig. Enrico Durval acquistò dei terreni intorno al Lago e vi costruì degli impianti per la produzione dell'acido borico. Non sempre corsero rapporti di buona vicinanza con Larderel e vi furono ripetute contese, specialmente per l'uso delle acque del lago, che si risolsero sempre mediante lunghe cause civili.

Lo stabilimento si mantenne sempre costantemente ad una soddisfacente produzione di acido borico. Assunta nel 1904 dal Principe Piero Ginori Conti la Direzione Generale degli Stabilimenti F. De Larderel e C., le condizioni dello Stabilimento Durval non erano delle più floride. Il Principe Ginori Conti fu pregato dopo qualche anno dagli Eredi Durval di assumere anche la Direzione Generale dello Stabilimento Durval, ed egli accettò l'incarico, portando anche in quella fabbrica le innovazioni che aveva già adottate nelle diverse fabbriche De Larderel e le sorti dello Stabilimento Durval migliorarono sensibilmente.

lago boracifero storiche045Si giunse al 1912, anno in cui venne fatta la fusione delle tre Ditte produttrici di acido borico (Larderel, Fossi, Durval) e col primo febbraio 1912, tutto il personale e tutti gli impianti passarono alla Società Boracifera di Larderello, colla massima soddisfazione della masse lavoratrici.

Da quell'epoca, nuovi impianti di evaporazione, nuovo impulso dato alla ricerca di vapore, fecero salire e migliorare la produzione. Vennero anche costruite altre case di abitazione, poiché vi era scarsità.

Nel 1918 venne costruita la Centrale Elettrica e ci fu piazzata la turbina da 250 KW che aveva funzionato 4 anni a Larderello quale impianto sperimentale.

Nel 1934, con una conduttura in tubi di ferro di circa 2 km, vennero portate le acque boriche dei Lagoni Rossi dove eravi esuberanza di acqua e scarsità di vapore, ai piani evaporatori del Lago, dove abbondava il vapore, ottenendo così un aumento di produzione. Le acque del Lago vennero scartate allora completamente e definitivamente per la produzione dell'acido borico di deficiente qualità.

Il Lago, divenuto ormai un inutile deposito di acqua, venne in parte colmato con terra, per ottenere nuovi spazi di terreno per uso industriale.

(tratto dalla ''Rassegna di Larderello''- n.5/1956)

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